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DE CHIRICO, Giorgio (Volos, 1888 - Roma, 1978)Cartolina postale autografa, Ferrara 4 Aprile 1918

1918

Cartolina postale autografa firmata indirizzata all'artista Enrico Prampolini datata Ferrara, 4 Aprile 1918. Scritta su entrambe le facciate.
Interessantissima cartolina in cui De Chirico riprende il dialogo in corso nelle precedenti missive circa una esposizione da tenersi in aprile, per cui l'artista pregava Prampolini di trovar posto alle sue opere.
Inoltre apprezza l'idea, evidentemente illustrata da Prampolini nel messaggio precedente, di coinvolgere più arti durante l'esposizione:
"L'idea di leggere versi e prose ed eseguire musica nella sala d'esposizione è eccellente - per la musica si potrebbe  intendere con Casella".
Infine in una nota finale aggiunge: "Non importa che vi siano dei postimpressionisti tra di noi. Le opere dei sigoli artisti saranno divise a gruppi; bisognerà però procurare di far molto parlare la stampa".
Si firma Caporale Giorgio De Chirico, Deposito 27° Fanteria Ferrara

Cm 14x9 Cartolina (card)  Molto buono (Very Good)

Nel 1915, allo scoppio della prima guerra mondiale, i fratelli De Chirico si arruolarono volontari. De Chirico, a causa di una forte depressione, non viene però inviato al fronte ma a Ferrara, al 27º reggimento di fanteria, dove esegue lavori d'ufficio. Qui conosce de Pisis, il poeta Corrado Govoni e, tramite Soffici, Carrà. É in questo periodo che nascono alcuni dei suoi capolavori: Le muse inquietanti, Ettore e Andromaca, Il grande metafisico, e si definisce la sua poetica.

L'esposizione su cui De Chirico e Prampolini vanno accordandosi è la prima “Mostra d'Arte Indipendente” del maggio - giugno 1918 con Carrà, Prampolini, Riccardi, Soffici, Ferrazzi presso la Galleria dell'Epoca in via del Tritone 62 a Roma.

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