BURTIN, Delphine (1974)Sans condition initiale

Rilegato filo refe - Custodia morbida in acetato - Esemplare n. 105

Through the object constructions and photographs in her installation Sans condition initiale [With no initial condition], Delphine Burtin's pursues her conceptual investigations of the leitmotiv of the “visual accident.” Present in all her images, she views this discordant motif as a way of attracting our visual attention and sowing doubt into our perception of reality. If Delphine Burtin's works have often been discussed in terms of still-life photography, in the present case it would be more pertinent to talk of the photography of sculpture. Sans condition initiale investigates the interaction between objects transformed into sculptures, sculptures that subsequently morph into photographs, and photographs that revert back to the status of sculptural objects by occupying all three dimensions of space.

Attraverso le costruzioni di oggetti e le fotografie della sua installazione Sans condition initiale [Senza condizione iniziale], Delphine Burtin prosegue le sue indagini concettuali sul leitmotiv dell'"incidente visivo". Presente in tutte le sue immagini il motivo discordante è un modo per attirare la nostra attenzione visiva e seminare il dubbio nella nostra percezione della realtà. Se le opere di Delphine Burtin sono state spesso discusse in termini di fotografia di still-life, in questo caso sarebbe più pertinente parlare di fotografia di scultura. Sans condition initiale indaga l'interazione tra oggetti trasformati in sculture, sculture che successivamente si trasformano in fotografie, e fotografie che tornano allo status di oggetti scultorei occupando tutte e tre le dimensioni dello spazio.