Luciano D'Alessandro: un focus ai Magazzini Fotografici di Napoli
Elisabetta Agrati da www.ilfotografo.it - 16 gennaio 2023.
I Magazzini Fotografici di Napoli “riscoprono” Luciano D'Alessandro (Napoli, 1933 – 2016), maestro del fotogiornalismo italiano. Dal 20 gennaio al 2 aprile 2023 ospitano, infatti, Il tempo sospeso. Focus su Luciano D'Alessandro, mostra che punta l'attenzione sul grande autore e sul suo archivio, riportando alla luce una raccolta di fotografie provenienti da un faldone quasi del tutto inedito e molti suoi provini a contatto originali.
La mostra è frutto della collaborazione tra Adele Marini, responsabile dell'Archivio Luciano D'Alessandro, acquisito nel 2016 dallo Studio Bibliografico Marini, e Yvonne De Rosa, fondatrice e direttrice artistica di Magazzini Fotografici.
Il percorso espositivo riunisce, dunque, alcuni dei lavori più noti (Gli esclusi, Dentro il lavoro, Dentro le case) di Luciano D'Alessandro, che fu corrispondente per alcune delle maggiori testate fotogiornalistiche italiane ed estere. A questi si affiancano diversi provini a contatto originali e una ricca selezione di immagini provenienti da un faldone, che il fotografo denomina “LOVE”: 6.264 fotogrammi che raccontano i momenti più intimi della vita dell'autore. Infine, sarà proiettato il documentario dedicato al progetto Gli esclusi.
Un lavoro quotidiano di scatto morbido sottolinea la curatrice Yvonne De Rosa: «Lo scopo del Focus è quello di “aprire” l'archivio di un celebrato maestro del fotogiornalismo italiano del Novecento, facendolo diventare un luogo abitato, visitato, condiviso e amato da nuovi appassionati. Durante tutto il percorso di preparazione progettuale è stato fondamentale lo sforzo di rispettare la raccolta, cercando di estrapolarne un estratto della sua totalità».
«In mostra dunque figurano fotografie inedite, che raccontano parentesi di vita dell'autore ben lontane dalle sue immagini di reportage».
La mostra si propone, dunque, di esplorare l'archivio del fotografo per far emergere il suo universo privato. Gli affetti degli amici più cari, la lunga relazione con Macha Méril, i bambini, i viaggi del cuore, il tempo sospeso…
Spiega, infatti, la responsabile dell'archivio Adele Marini: «A essere mostrate qui nella sede di Magazzini Fotografici sono le microstorie di D'Alessandro, quelle che accompagnavano le macrostorie on assignment per i giornali o i grandi eventi di rilevanza sociale e politica. Un lavoro quotidiano di scatto morbido. Luciano col naso a palla da clown, Macha Méril che brandisce una baguette come una spada indossando un elmetto di stagnola o addormentata nuda in un letto, quello che sembrerebbe un tranquillo pranzo domenicale con gli amici tra cui Josef Koudelka, una gita al lago, un ombelico con la scritta tutto intorno “arrivederci”».
«Il lavoro di ogni giorno che informava sul lavoro del fotografo ufficiale. Le fotografie selezionate per la mostra – solo uno dei possibili percorsi da seguire all'interno di un faldone con oltre seimila fotogrammi – sono la scelta di Yvonne De Rosa e di come la curatrice ha deciso di metterle in comunicazione tra loro».
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