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BIANCO, Remo (Milano, 1922 - Milano, 1988)La realtà improntale di Remo Bianco

Roma,  Galleria International Arts 1977

Catalogo di mostra, Roma, Galleria International Arts, 3 marzo 1977. Scritti di Pierre Restany e Miklos N. Varga. Con 9 illustrazioni in nero. Attività espositiva

8vo,  pp. 18 non numerate Legatura con punto metallico (stapled binding)  Molto buono (Very Good)

Agli inzi la pittura di Remo Bianco fu essenzialmente figurativa, fortemente influenzata dall'espressionismo esistenziale di Rouault. Con gli anni Cinquanta i suoi interessi si rivolsero sempre più verso il movimento astrattista, avvicinandosi soprattutto al Movimento Nucleare, fondato nel 1951 da Sergio Dangelo ed Enrico Baj, ed allo Spazialismo di Lucio Fontana. Pertanto la sua pittura si allontana quasi completamente dalla figurazione per diventare una stratificazione di fili e pennellate, grumi di materia sempre più informi. Importante il suo viaggio negli USA dove ha modo di  conoscere l'espressionismo astratto e incontrare Jackson Pollock, da cui aprrende la tecnica del dripping che utilizzerà nei collages realizzati nel 1955.

 

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