How to make jam di Vaste Programme, con stampe di Studio Bayard. In mostra fino al 29 Marzo

Martedì 12 Marzo abbiamo presentato How to make jam, un progetto di Vaste Programme (Giulia Vigna e Leonardo Magrelli), risultato di un progetto di commissione della pinacoteca G. A. Levis e pubblicato da Witty Books, in occasione della presentazione del libro sono state mostrate alcune delle antotipie alle more realizzate da Studio Bayard (Carlotta Valente e Giorgio Di Noto), con un piccolo delicato allestimento...che teme la luce!



“Come si fa la marmellata” è il risultato di un progetto di commissione della pinacoteca G. A. Levis, in cui gli artisti vengono invitati a dialogare con l'opera e i dipinti di G. A. Levis, attraverso il mezzo della fotografia. In “Come si fa la marmellata”, invece di concentrarsi sulla produzione artistica del pittore piemontese, l'attenzione è portata invece sulle abitazioni in cui Levis viveva. Due dimore storiche un tempo sontuose e meravigliosamente decorate, ma ormai abbandonate e invase, anche al loro interno, dai rovi di mora. Questa situazione irrimediabile diventa metafora del passare del tempo e delle difficoltà della vita che con esso emergono. Lungi dal proporre soluzioni titaniche e impraticabili, lo scopo del lavoro è suggerire che possono esserci posture e strategie alternative per affrontare problemi così grandi. Non c'è molto che si possa fare, ma a volte si può provare a fare qualcosa di semplice, qualcosa di dolce. Le more sono state perciò raccolte dai rovi che infestavano la casa, e usate non solo per farne la marmellata, ma, attraverso la tecnica dell'antotipia, sono state usate anche come unico ingrediente per la stampa delle foto scattate nella villa, diventando così materia delle propria rappresentazione.
 
Vaste Programme è un duo di artisti nato nel 2017 dall'incontro tra Giulia Vigna (1992) e Leonardo Magrelli (1989). Il mondo delle immagini è per il collettivo un costante riferimento, esplorato tramite approcci post-fotografici e installativi, servendosi di pratiche di appropriazione, risignificazione, detournement e citazione, cui non di rado si aggiunge un velo di ironia dal sapore amaro. Il loro interesse si muove intorno ai temi delle modalità di fruizione della tecnologia da parte del pubblico di massa e del cambiamento climatico. 

Studio Bayard è uno spazio dedicato alla fotografia e alla stampa analogica, un laboratorio e un luogo dedicato alla ricerca e alla sperimentazione di numerose tecniche di stampa nate a partire dalla seconda metà dell'800.

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La mostra a cura della Libreria Marini è visitabile fino al 29 Marzo 2024, dal lunedì al venerdì nei seguenti orari:
10:00 - 14:00 / 15:30 - 19:30
Le fotografie dell'evento sono di Martha Micali