Rif: 234149
CA BALÀ. RIVISTA MENSILE DI UMORISMO GRAFICO, SATIRA DI COSTUME E POLITICACa Balà. Anno I, N.1, Aprile 1971
Compiobbi, Gruppo Stanza 1971
Articles by Piero Santi, Graziano Braschi, Vinicio Berti, Pietro Bertoli, Babeuf. With numerous cartoons and illustrations by Giuliano Rossetti, Paolo Della Bella, Berlinghiero Buonarroti, Graziano Braschi. Attached is an original one-color screenprint by Vinicio Berti (31.8x40.7 cm)
Cm 32x21,5, pp. 16 Legatura con punto metallico (stapled binding) Alone di ruggine in corrispondenza dei punti metallici (Spots of rust from staples along spine) Molto buono (Very Good)"A chi s'aggira bel bello per le calli di Venezia può capitare, alzando la testina, di leggere «Fondamenta de Ca' Bala». Questo accadde diversi anni fa a Piero Santi, primo direttore responsabile della rivista di umorismo grafico e satira politica, Ca Balà, (gli altri sono stati Mauro Senesi e Franco Manescalchi) che subito pensò: «Madonna, che bel titolo per una rivista». Fu così che negli anni cinquanta pubblicò alcuni numeri di una rivista letteraria misteriosamente intitolata Ca Balà. Nel 1971 quando Graziano Braschi Berlinghiero Buonarroti e Paolo della Bella, che insieme a Pietro Bertoli gli proposero di fare il direttore di una rivista umoristico-satirica, lui ripropose il suo vecchio titolo, Ca Balà appunto, che a tutti apparve subito molto bello e particolare, tanto da accettarlo con entusiasmo." La genesi della rivista secondo le parole di Paolo Della Bella (dal suo sito). Sempre dalle parole di Della Bella: "Era il 1971; il nome ambiguo e misterioso altro non era che la riedizione di una testata letteraria degli anni ‘50 che, Piero Santi, aveva scovato andando per fondamenta veneziane. Il sottotitolo era «Rivista di umorismo grafico e satira politica», aveva un carattere “undergrund” come impostazione grafica, ma i contenuti e la diffusione non furono né provinciali né tanto meno ristretti all'ambito cittadino. Del fiorentinismo tradizionale c'era ben poco. Ed i riconoscimenti critici non tardarono ad arrivare, come quello di Mario Spinella in occasione di una presentazione al pubblico milanese della «nuova ma pionieristica rivista di satira» avvenuto nel novembre 1971. La lunga storia di Ca Balà dura tortuosamente e gloriosamente nove anni e cinquanta numeri, qualificandosi come punto di riferimento per i disegnatori politici italiani che si sono identificati nel programma-slogan «Satira come arma politica»."
€90