MATAR, Diana (California)Evidence

Diversi anni fa, il suocero della fatografa Diana Matar, Jaballa, un leader dell'opposizione al regime di Gheddafi, fu rapito dai servizi segreti egiziani e consegnato al regime del dittatore libico; l'uomo è introvabile da allora. Il volume "Evidence" della fotografa californiana, piuttosto che un libro di reportage o di fotogiornalismo, descrive un paesaggio fatto di assenza e nostalgia. Le immagini sono spesso sfuggenti e opache: strade semibuie ed edifici sfocati ripresi in bianco e nero, alberi in fiore e rami verdi che sembrano spettrali anche a colori, fotografie ritrovate che evocano vite e aspirazioni perdute. E' un libro poetico e toccante che spinge a riflettere sugli stravolgimenti umani, privati, quotidiani che le dittature provocano.