ALARCON, Johis (Ecuador, 1992)Cimarrona. Soy negra porque el sol me mirò

Questa è la storia della lotta per la libertà condotta da donne di origine africana portate come corpi schiavizzati dal continente africano nel XVI secolo per svolgere lavori forzati nelle terre ecuadoriane. Questa storia è sopravvissuta al tentativo di essere messa a tacere da più di cinque secoli di colonialismo. Attraverso la tradizione orale e le pratiche spirituali, questa storia di crudeltà e resistenza è stata ereditata dai loro antenati africani e custodita nel cuore di ogni donna nera, che batte e danza al ritmo di un tamburo.

In Ecuador ci sono state diverse forme di marooning guidate da donne, strateghe militari che hanno aperto percorsi di liberazione dal territorio ancestrale della Valle del Chota ai "quilombos" o territori liberi in Esmeraldas e lungo i Caraibi. C'erano le cosiddette "Negras Azabaches", donne bellissime che corteggiavano i proprietari terrieri e davano loro una bevanda mortale per liberare le loro comunità.
C'erano anche donne che creavano secreteros, messaggi di libertà nascosti sotto le camicette, o messaggi criptati nei movimenti delle loro danze e pratiche spirituali. Le trecce erano anche mappe etno-frattali che tracciavano le vie di fuga. Queste e altre manifestazioni non solo hanno liberato le persone dalla schiavitù qui e nel resto delle Americhe, ma hanno forgiato una maroonness che ha trasmesso questa forza, intelligenza, coraggio e determinazione alle future generazioni di donne.

Johanna Alarcón (1992) è una fotogiornalista freelance e narratrice visiva con sede in Ecuador. Il lavoro di Johanna è incentrato sulla giustizia sociale, i diritti umani, l'identità e le questioni di genere. È una National Geographic Explorer e membro di Ayün Fotógrafas, Visura.Co, Fotoféminas, Women Photograph e Diversify Photo. Vincitrice del 2023 Photo Contest, South America, Open Format.