BAILEY, David (Londra, 1938)David Bailey. Flowers, Skulls, Contacts

What do flowers, skulls and contact sheets have in common? Not much you might think, but David Bailey begs to differ. This book combines Bailey's recent colour photographs of still-life flowers and skulls, with black and white contacts of his iconic celebrity portraiture and fashion work from the 1960s. One might analyze Bailey's combination of these bodies of work in light of the vanitas tradition, seeing it as a commentary on mortality and the passing of time. Indeed such a reading is tempting when comparing images of wilting roses with contacts of Brian Jones and John Lennon, both of whom appear confident in the prime of youth, unaware of the fates that will befall them. But perhaps this is too much, and Bailey himself would probably tell you so. For him, the flowers, skulls and contacts are simply different projects that he was working on simultaneously and decided to combine because he likes the idea of “eclectic collections”. Enough said.

Cosa hanno in comune fiori, teschi e provini a contatto? Non molto, si potrebbe pensare, ma David Bailey non è d'accordo. Questo libro combina le recenti fotografie a colori di fiori e teschi di Bailey con i provini a contatto in bianco e nero della sua iconica ritrattistica di celebrities e di personaggi del mondo della moda degli anni Sessanta. Si potrebbe analizzare la combinazione di questi lavori alla luce della tradizione della vanitas, vedendola come un commento sulla mortalità e sul passare del tempo. In effetti, una simile lettura è allettante quando si confrontano le immagini di rose appassite con i provini di Brian Jones e John Lennon, che appaiono entrambi fiduciosi nella giovinezza e ignari del destino che li attende. Ma forse questo è troppo, e lo stesso Bailey probabilmente lo direbbe. Per lui, i fiori, i teschi e i provini sono semplicemente progetti diversi a cui stava lavorando contemporaneamente e che ha deciso di unire perché gli piace l'idea di "collezioni eclettiche". Basta così.