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BOTTO, Andrea (Rapallo, 1973)Ka-Boom. The Explosion of Landscape
Parigi, Editions Bessard 2017 - Edizione originale di 500 esemplari (Original edition of 500 copies)
Testi di Ilaria Bonacossa, Marta Dahó, Giacomo Nardin, Marco Navarra, Lars Willumeit. Numerose illustrazioni a colori e in bianco e nero. 16 fotografie a colori di Andrea Botto su pagine a fisarmonica. In allegato una foto C-Print a colori numerata e firmata dall'Artista (cm 13,7x19 - es. 246/500). Bibliografia e Filmografia
Design di Fabrio Radaelli
Cm 24x17, pp. 120 Rilegato (hardback) Perfetto (Mint)KA-BOOM è un immaginario manuale di esplosivistica in cui materiali d'archivio originali incontrano immagini messe in scena di costruzioni fai-da-te, insieme alle fotografie realizzate dall'autore di vere esplosioni non militari. Il risultato è una sofisticata indagine sullo stato della fotografia contemporanea, dove sono sollevate numerose domande e non vengono date risposte semplici. (…) Il progetto è articolato attraverso un meccanismo in cui ogni idea di autenticità diventa quasi impossibile, mescolando fiction, realtà e messa in scena per opporsi all'idea che tutto è spettacolo, suggerendo di applicare la critica e la memoria come forme di resistenza. Ricordando la struttura dei diari di Bertold Brecht e il loro uso della fotografia come medium multidisciplinare, capace sia di sedurre, sia di allontanare il lettore, Andrea Botto tenta di trasformare le immagini in mezzi per attivare processi di conoscenza. (…) La struttura del libro annulla ogni illusione di continuità e spinge lo spettatore a prendere posizione, per riflettere sulle immagini e sul loro sviluppo. (Ilaria Bonacossa, da “Photos as text”).
"Ho iniziato a fotografare esplosioni nel 2008 in Italia, all'inizio dell'attuale crisi economica globale. Dopo aver lavorato per molto tempo su demolizioni, frane e altre trasformazioni del paesaggio, era un'ideale evoluzione delle mie ricerche precedenti legate al tempo, al senso del limite e alle tracce di una memoria collettiva. Si potrebbe dire che il mio lavoro riguardi una sorta di “estetica della distruzione”, ma preferisco considerarla piuttosto come una naturale e irreversibile entropia" (Andrea Botto).
€200