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GUIDI, Guido; LAMPROU, Panayiotis & Willie OSTERMANLa strada Regina Margherita
Atene, Edizione a cura dell'Ente 2000 - Prima edizione (First Edition)
Calatogo realizzato in occasione della mostra omonima di Atene, Ritrovo Culturale di Diavassi, con la collaborazione del Circolo Fotografico nel maggio del 2000, e a Spilimbergo, con la collaborazone di CRAF a luglio del 2000. Fotografie a colori di Guido Guidi e in bianco e nero di Panayiotis Lamprou e Willie Osterman. Tre fotografie d'archivio. Testi in italiano, inglese e greco
Firma autografa di Guido Guidi (Signed by Guido Guidi)
8vo (24x24 cm), pp. 50 Rilegato ad anelli (ring-bound wrappers) Molto buono (Very Good)During the second half of the XIXth century, a few men had an important role in the history of friulan emigration: they get richer by creating firms that absorbed a great part of the seasonal friulan emigrants. One of them was the entrepreneur Giacomo Ceconi who worked essentially in the Austro-Hungarian Empire and received for his work the title of Empire' s Nobleman. At the end of his career, he decided to realize great constructions in Pielungo, where he was born, and in the rest of Val d' Arzino. Then he built schools, post-offices, churches and, between 1889 and 1891, the road that runs through Val d' Arzino called Regina Margherita in honour of the Queen of Italy. Giacomo Ceconi died in Udine in 1910. At the beginning of 1999, Guido Guidi (IUAV), Willie Osterman (Rochester Institute of Technology) went right down that road to photograph its transformations one hundred years after its realization. Lambrou Panayotis - a young and promising Greek photographer - displays all his talent improved with Platon Rivellis at the school of the Athens' Photographic Circle.
Durante la seconda metà del XIX secolo, alcuni uomini hanno avuto un ruolo importante nella storia dell'emigrazione friulana: si sono arricchiti creando aziende che assorbivano gran parte degli emigranti stagionali friulani. Uno di questi fu l'imprenditore Giacomo Ceconi che operò essenzialmente nell'Impero Austro-Ungarico e ricevette per il suo lavoro il titolo di Nobile dell'Impero. Alla fine della sua carriera decise di realizzare grandi costruzioni a Pielungo, dove era nato, e nel resto della Val d'Arzino. Poi fece costruire scuole, uffici postali, chiese e, tra il 1889 e il 1891, la strada che percorre la Val d'Arzino chiamata Regina Margherita in onore della Regina d'Italia. Giacomo Ceconi muore a Udine nel 1910. All'inizio del 1999 Guido Guidi (IUAV), Willie Osterman (Rochester Institute of Technology) hanno percorso proprio quella strada per fotografarne le trasformazioni a cento anni dalla sua realizzazione. Lambrou Panayotis - un giovane e promettente fotografo greco - mostra tutto il suo talento.
€120