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BALTZ, Lewis (Newport Beach, 1945 - Parigi, 2014)The Prototype Works

Gottingen,  Steidl 2011 - Prima edizione (First Edition)

Fotografie in bianco e nero di Lewis Baltz

8vo (27,5x28,5 cm),  pp. 188 Rilegato tela, sovracoperta (cloth, dust jacket)  Perfetto (Mint)

Beginning in 1965, but especially in the years between 1967 and 1971, Lewis Baltzmade a body of work concentrated on the dialectic between simple, regular geometric forms found in the postwar industrial landscape, and the culture that generated such forms. Stucco walls, parking lots, the sides of warehouse sheds or disused billboards baked in the steady Californian sunlight. Baltz called his works “Prototypes,” by which he meant replicable social conventions as well as model structures of replicable manufacture. Marking Baltz's preliminary forays into a minimal aesthetic, The Prototype Works continued his work to capture the reality of a sprawling Western ecology gone wild.

A partire dal 1965, ma soprattutto negli anni tra il 1967 e il 1971, Lewis Baltz ha realizzato un corpus di opere concentrate sulla dialettica tra le forme geometriche semplici e regolari presenti nel paesaggio industriale del dopoguerra e la cultura che ha generato tali forme. Muri di stucco, parcheggi, capannoni o cartelloni pubblicitari in disuso si cuociono sotto il sole californiano. Baltz chiamava le sue opere "Prototipi", intendendo con questo termine le convenzioni sociali replicabili e le strutture modello di fabbricazione replicabili. Segnando le incursioni preliminari di Baltz in un'estetica minimale, The Prototype Works continua il suo lavoro per catturare la realtà di un'ecologia occidentale tentacolare e selvaggia.

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