PAPAGEORGE, Tod (Portsmouth, 1940)Passing through Eden. Photographs of Central Park

"When Tod Papageorge began this work, the newspapers saw Central Park chiefly as a site of danger and outrage, and they were doubtless partly right. But the park shown here seems no more dangerous than life itself, and no less filled with beauty, charming incident, excess, jokes in questionable taste, unintended consequence, and pathos, truly described. One might say that no artist has done so much for this piece of land since Frederick Law Olmstead." John Szarkowski

After receiving a Guggenheim Fellowship in 1977, Tod Papageorge began to photograph intensively in Central Park, employing medium-format cameras rather than the 35mm Leicas that he had used since moving to New York in 1965. These pictures, gathered in Passing Through Eden, convey the passion that--as Rosalind Krauss once described it in Papageorge's work--embraces "the sensuous richness of physical reality, that fullness which Baudelaire called intimacy when he meant eroticism." From picture to picture, Papageorge constructs a world that resembles our own, but that also invokes that of the Bible: Passing Through Eden.

"Quando Tod Papageorge iniziò questo lavoro, i giornali vedevano Central Park principalmente come un luogo di pericolo, e senza dubbio avevano in parte ragione. Ma il parco qui mostrato non sembra più pericoloso della vita stessa, e non meno pieno di bellezza, incidenti affascinanti, eccessi, scherzi di dubbio gusto, conseguenze non volute, e pathos, propriamente descritti. Si potrebbe dire che nessun artista ha fatto così tanto per questo pezzo di terra dopo Frederick Law Olmstead". (John Szarkowski).

Dopo aver ricevuto una borsa di studio dal Guggenheim nel 1977, Tod Papageorge ha iniziato a fotografare intensamente Central Park, utilizzando macchine fotografiche di medio formato piuttosto che le Leica 35mm che aveva usato dal suo trasferimento a New York nel 1965. Queste immagini, raccolte in Passing Through Eden, trasmettono la passione che - come Rosalind Krauss ha scritto una volta - abbraccia "la ricchezza sensuale della realtà fisica, quella pienezza che Baudelaire chiamava intimità quando intendeva erotismo". Di foto in foto, Papageorge costruisce un mondo che assomiglia al nostro, ma che invoca anche quello della Bibbia: Passing Through Eden.