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BORISSOVA, Julia (Tallinn, Estonia)Nomad

San Pietroburgo,  Edizione a cura dell'Artista (Self-published) 2019 - Prima edizione di 99 esemplari numerati e firmati dall'Autore (First edition of 99 copies numbered and signed by the author)

Fotografie in bianco e nero e un testo su foglio sciolto di Julia Borissova. Le fotografie sono intervallate da pagine di carta pesante color arancio e pagine di carta acetata di colore giallo. Una fotografia sciolta allegata

Design ed edizione realizzata a mano a cura dell'Artista. Esemplare 38/99

8vo (cm 20x15),  pp. 100 n.n. Brossura (wrappers)  Perfetto (Mint)

The book Le Musée Imaginaire by André Malraux was the starting point to my investigation the collection of Latvian museums in relation with the idea of a personal imaginary museum. According to the concept outlined by Malraux, the Imaginary Museum does not submit to space and time. It exists in consciousness and does not store the works themselves, but the memory of them — images processed and reinterpreted by imagination.
Referring to the idea of a nomad and using photography as a visual research method, I consider image production as the engagement and embodiment of memory. I explore the nomadic thinking through a reflexive photographic process, which seems to me an echo of the surrounding space that creates a connection with it both distant and close.

Il libro Le Musée Imaginaire di André Malraux è stato il punto di partenza della mia indagine sulla collezione di musei lettoni in relazione all'idea di un museo immaginario personale. Secondo il concetto delineato da Malraux, il Museo Immaginario non si sottomette allo spazio e al tempo. Esiste nella coscienza e non memorizza le opere, ma il loro ricordo - immagini elaborate e reinterpretate dall'immaginazione.
Facendo riferimento all'idea di un nomade e usando la fotografia come metodo di ricerca visiva, considero la produzione di immagini come l'impegno e l'incarnazione della memoria. Esploro il pensiero nomade attraverso un processo fotografico riflessivo, che mi sembra un'eco dello spazio circostante che crea una connessione con esso, sia distante che vicino.

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