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MARANGONI, Federica (Padova, 1940) & Roberto SANESI (Milano, 1930 - Milano, 2001)Ricomposizione e vendita della memoria

Milano,  Edizioni Studio Nino Soldano 1976 - Edizione originale di 99+XX esemplari numerati (Original edition of 99+XX numbered copies)

9 fotolitografie originali, ciascuna numerata e firmata a matita da Federica Marangoni (da cm 29,5x13,5 a cm 35,5x26,5). Un testo inedito di Roberto Sanesi (''Elementi per una inchiesta''), e una nota introduttiva di Toni Toniato

Incisioni tirate dalla Ind. Grafica Antoniana di Padova su carta a mano Fabriano Murillo. Copia N. XVI/XX

Significativa dedica con firma autografa dell'Artista, 4/5/1976 (Substantial inscription signed by the Artist, dated 4/5/1976)

Cm 51x37,  pp. 30 Fogli sciolti in cartelletta (loose as issued in original portfolio)  Ottimo (Fine)

"Il breve racconto scritto, tempo fa, da Roberto Sanesi, possiede la suggestione sottile di un resoconto inedito e preciso come un'inchiesta, sottratta forse dagli inesplicabili archivi della memoria. Le immagini, invece di Federica Marangoni, cariche di un fascino enigmatico ed insidioso, appartengono alla sua più recente esperienza artistica [...] Si tratta di un repertorio di immagini o di oggetti-immagini ricalcate per decifrare un presente più assoluto della memoria, dedotte da un computo registrativo di una realtà ambiguamente speculare" (dal testo di Toniato).

"Nel 1975 Federica Marangoni espone alla Galleria La Chiocciola di Padova "Il corpo riscostruito", un'opera molto importante sia per il ciclo di ricerca sui materiali plastici, sia perchè può essere considerata il preludio al futuro ciclo di Performances e alla cartella litografica "Ricomposizione e vendita della memoria". Questa serie di lavori consiste in calchi del corpo in poliestere massiccio pigmentato, inseriti in scatole rivestite di specchio o in bauli, da presentare in pubblico; è una mostra mobile per piazze e mercati, come il baule coi cassetti pieni di merce, memoria dei vecchi ambulanti" (dal sito dell'artista).

 

Federica Marangoni (Padova, 1940) è un'artista e designer veneziana che per tutta la sua carriera ha sperimentato diversi materiali e media tecnologici.
Nel 1970 fonda a Venezia il Fedra Studio Design. Nello stesso anno, inizia a usare il vetro, lavorando con frequenza costante in molte fornaci muranesi. Unisce all'utilizzo del vetro quello del video e della luce al neon, che combinati con la trasparenza e la fragilità del vetro rendono la sua opera unica nel panorama dell'arte contemporanea. Dalla metà degli anni Settanta a oggi, l'uso della tecnologia elettronica sarà uno dei suoi principali mezzi di espressione.
Dal 1976 al 1989, è professore aggiunto nel Dipartimento di Arte e Educazione Artistica presso la New York University. Sempre presso la NYU, tiene seminari e corsi estivi a Venezia con un workshop sul vetro. Tiene anche lezioni e corsi in molte università negli Stati Uniti e in centri culturali.

Federica Marangoni ha esposto in numerosi musei e mostre internazionali: MoMA (New York 1980), Musée des Arts Décoratifs (Losanna 1988/92), Museo Bellerive (Zurigo 1988), Palazzo dei Diamanti (Ferrara 1980/1983), Palazzo Dugnani (Comune di Milano 1984), Hara Museo (Tokyo 1990), Kunstmuseum (Dusseldorf 1990), La Biennale di Venezia (Venezia 1971/80/95/97/ 2011), Galleria Holly Salomon (New York 1995), Centro per le Arti (Virginia U.S.A. 1996), Palazzo Ducale ‘Aperto Vetro' (Venezia 1999), “Biennale Internazionale delle Arti Elettroniche: Arte e comunicazione” (Roma), Ernsting Stiftung Alter Hof Herding (Coesfeld, Germany), “Global Art Glass Triennial” ( Borgholm Slott, Öland, Sweden), Fondazione Peggy Guggenheim (Venezia, 2001), CAC Ticino (Bellinzona, CH), Galleria Remy Toledo (New York, 2005), Istituto Italiano di Cultura (Madrid, 2006), Castello Sforzesco (Milan), Carnagie Museum of Art (Pittsburgh, USA), Museo di Villa Croce (Genoa), Istituto Italiano di Cultura (New York, USA), 54ma Biennale d'Arte Contemporanea di Venezia, Padiglione Italiano.

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