Rif: 67059
FRANQUI, Carlos (Las Clavellinas, Cuba 1921 - San Juan, Porto Rico 2010)El Circulo de Piedra
Milano, Grafica Uno 1970 - Prima edizione di 125 + XXV copie numerate (Firs Edition of 125 + XXV numbered copies)
15 litografie originali in bianco e nero e a colori, firmate e numerate a matita, stampate su carta Filicarta, di Valerio Adami, Alexander Calder, Jorge Camacho, Augustin Càrdenas, César, Corneille, Errò, Asger Jorn, Piotr Kowalski, Wifredo Lam, Joan Mirò, Eduard Pignon, Paul Rebeyrolle, Antoni Tapies, Emilio Vedova (tutte le stampe sono state tirate da Upiglio tranne quelle di Calder e Mirò, stampate su torchio a mano dalla Arte-Adrien Maeght di Parigi, quella di Jorn da Clot, Bramsen e Georges di Parigi e quella di Vedova nel suo laboratorio di Venezia). Testo poetico di Carlos Franqui, stampato sui quartini sciolti che contengono ciascuna litografia (ogni quartino presenta una fustella sferica che mostra una porzione della stampa in esso contenuta). Ogni cartella è accompagnata da un disco fuori commercio del concerto di Luigi Nono, ''Y entonces comprendio'' dai testi del poema, pubblicato da Ricordi di Milano
Esemplare 99/125
Cm 55x45 23166 Ottimo (Fine)[Rif. Jentsch Ralph, I libri d'artista italiani del Novecento. Torino, Allemandi]
Carlos Franqui negli anni 50, con grandi sacrifici, riuscì a frequentare l'università. Aderì poi al Partito Comunista cubano e lavorò nella clandestinità organizzando manifestazioni e insurrezioni. E' stato direttore del periodico clandestino ''Revolucion'' e capo della sezione propaganda del comitato rivoluzionario. Dopo la vittoria della rivoluzione tuttavia, non partecipò al governo di Fidel Castro e l'anno dopo la morte di Ghevara (1967) ruppe i contatti con il regime di Castro e andò in esilio in Europa, ed in particolare in Italia dove fu attivo come critico d'arte, scrittore e poeta. Il libro nacque con l'intento di raccogliere fondi per aiutare Franqui durante il suo esilio italiano.
“L'avventura "Circulo de piedra" nacque grazie all'amicizia con Carlos Franqui, che mi fu presentato da Wilfredo Lam. Ero a Cuba, nel 1967, in piena guerra fredda, mi ricordo che c'erano i cannoni sotto il mio albergo. Tutti gli amici di Carlos, tra cui quasi tutti gli artisti che avrebbero poi dato vita al Circulo de piedra tre anni dopo, erano all'Havana nel '67 per il congresso Salon de Mayo. Mi ricordo Jorn, Lam, Cesar, Tapies, mia moglie Rita Gallè, Calder, Adami, il critico Guido Ballo. In quella circostanza conobbi Fidel Castro, cui regalai un esemplare della mia edizione fatta con Lam "Apostroph' Apocalypse". Castro mi organizzò successivamente una mostra di grafica alla Casa de las Américas. In quell'occasione, mi regalarono tutte le stampe che andavano sulle scatole dei sigari Romeo y Julieta e su quelle dei Montecristo, stampe che venivano ancora realizzate in litografia su pietra, una litografia che continuava una tradizione di arte grafica incontaminata dall'industria delle grosse tirature a basso costo. Ciò che m'interessa rimanga del "Circulo de Piedra" è il comune spirito di famigliarità con Carlos Franqui, mio e di tutti gli artisti, negli anni dell'esilio da Cuba. La cartella nasce senza uno scopo commerciale ben preciso e neppure c'è un' unione tra gli artisti ad un movimento…Essa nasce anche per sostenere economicamente Carlos ed è il motivo per cui gli ho lasciato una parte della tiratura. La cartella è un progetto che è costato molto anche per gli artisti coinvolti, ma l'entusiasmo verso il nostro lavoro ci ha portato a sostenere le spese dell'edizione e ad ognuno dei 15 artisti è stato lasciato un esemplare dell'opera, come ricordo del comune progetto. Mirò fu stampata da Maeght a Saint-Paul-de-Vence, Jorn da Bramsen a Parigi, Calder lo stampai io, perché si trovava a Milano per la mostra allo Studio Marconi; Vedova, Tapies, Adami, Lam e tutti gli altri furono stampati a Milano in Via Fara 9. La cartella rimane un raro esempio di stampa diretta su pietra, oggi troppo complessa da fare per la mancanza degli inchiostri pigmentati e grassi di allora, e la corretta granitura delle pietre o dello zinco litografico” (Giorgio Upiglio).
L'opera fu presentata il 17 ottobre 1970 allo Studio Marconi e alla Piccola Scala di Milano con il concerto di Luigi Nono "Y entonces comprendio", di cui ogni cartella contiene il disco edito dalla Ricordi.