Riccardo e Cesarina Gualino. Le mostre

In questa sezione verrà tenuta traccia delle recenti mostre dedicate a Riccardo e Cesarina Gualino, indicando date, luoghi ed eventuale pubblicazione di cataloghi.

1)  "A passi di danza. Isadora Duncan e le arti figurative in Italia tra Ottocento e avanguardia". Villa Bardini e Museo Stefano Bardini, Firenze, 13 aprile - 22 settembre 2019. A cura di Maria Flora Giubilei e Carlo Sisi.
Catalogo omonimo, curato da Maria Flora Giubilei, edito da Edizioni Polistampa, Firenze, 2019.
La mostra fiorentina verrà subito dopo ospitata al MART, Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, dal 18 ottobre 2019 al 1 marzo 2020.

Prestiti concessi dalla nostra mostra online:
- E. Jacques Dalcroze, Ritmo Musica Educazione. Hoepli, 1925
- Tunica  originale di Raymond Duncan in crespo di seta
- Tunica originale di Raymond Duncan in crespo di seta
- Album di fotografie originali scattate da Cesarina Gualino
- Taccuino di schizzi di Cesarina Gualino
-Disegno a inchiostro di china originale di Cesarina Gualino

La prima mostra in Italia dedicata alla danzatrice americana Isadora Duncan (1877/1927), il cui pensiero ed esempio hanno dato avvio alla danza moderna suggestionando l'arte tra Ottocento e Novecento. Negando il balletto romantico, che era da tempo l'unico linguaggio della danza, Isadora ha aperto la strada alle possibilità che ogni danzatrice fosse libera di creare una propria tecnica, dando vita a un proprio stile. Ribelle ad ogni convenzione e di forte carisma, si distinse per il suo volteggiare con abiti leggeri e piedi nudi per ritrovare il contatto energetico con la terra. Centrale è il tema della liberazione del corpo femminile, che si coniuga con l'esaltazione di modelli tratti dal mondo archeologico e classico. Dipinti, sculture e documenti, fra i quali fotografie inedite ripercorrono il suo legame con l'Italia e i suoi artisti.

Leggi un estratto del catalogo: "Cesarina Gurgo Salice, Bella e Raja Markman. L'esperienza e il ruolo della danza nella cerchia torinese dei Gualino (1922-1925)" (di Giorgina Bertolino)
Un articolo di Silvia Poletti da Il Sole 24 Ore, 30 maggio 2019: clicca qui


2) "I mondi di Riccardo Gualino, collezionista e imprenditore". Musei Reali di Torino - Sale Chiablese, Torino, dal 7 giugno al 3 novembre 2019. A cura di Anna Mari Bava e Giorgina Bertolino.
Catalogo in corso di pubblicazione.

Prestiti concessi dalla nostra mostra:
- Volume di Lionello Venturi "Il gusto dei primitivi", con dedica autografa dell'Autore, Zanichelli, 1926

La mostra riunisce nelle Sale Chiablese dei Musei Reali di Torino la collezione appartenuta a Gualino, riunendo i due principali nuclei di opere conservate alla Galleria Sabauda di Torino e alla Banca d'Italia di Roma, insieme a dipinti, sculture, arredi e fotografie provenienti da musei e istituzioni torinesi e nazionali, raccolte private e archivi, primo fra i quali l'Archivio Centrale dello Stato.
La mostra è un progetto dei Musei Reali di Torino con Banca d'Italia e con la collaborazione dell'Archivio Centrale dello Stato. Con oltre trecento opere, tra cui i capolavori di Botticelli, Duccio da Boninsegna, Veronese, Manet, Monet, Casorati, l'esposizione presenta una preziosa occasione per conoscere, per la prima volta in modo esteso, l'intero arco della vita e del collezionismo di Riccardo Gualino, capitano d'industria e finanziere, figura di spicco nell'economia italiana del Novecento. La mostra si basa sull'intreccio tra l'arte e la vita artistica, indirizzo che Gualino stesso ha spiegato e sostenuto nell'autobiografia del 1931. Nei diciotto ambienti delle Sale Chiablese, le opere sono accostate a partire dalle fonti storiche o allestite in spazi che rinviano a quelli originali: le sale del Castello di Cereseto Monferrato, sua prima residenza in stile neogotico, la palazzina di via Galliari a Torino, l'ufficio all'ultimo piano del palazzo di corso Vittorio Emanuele II. Le opere sono accompagnate da fotografie e immagini che raccontano i mondi di Riccardo Gualino e di sua moglie Cesarina Gurgo Salice, le case in cui abitano, il milieu cosmopolita che frequentano, il clima di un'epoca, dai ruggenti anni Venti alla parabola del regime, dalla Seconda guerra mondiale al Miracolo italiano.