Arbasiniana. Tutti i libri di Alberto Arbasino in prima edizione

Alberto Arbasino (Voghera, 22 gennaio 1930 - Milano, 22 marzo 2020) è stato uno scrittore, giornalista e critico teatrale. Nel 1955 si laurea in Giurisprudenza, dopo un breve passaggio alla Facoltà di Medicina di Pavia. Esordisce nella narrativa con un primo racconto pubblicato sulla rivista ParagoneDestino d'estate, che poi confluirà nel suo primo libro Le piccole vacanze. Nel contempo inizia la sua collaborazione con Il Mondo, con reportage da Londra e Parigi. Ben presto l'attività di giornalista assumerà un ruolo preminente attraverso collaborazioni con riviste letterarie quali Il Verri, Il caffè, Il Ponte e quotidiani come Il Giorno, Corriere d'informazione, Repubblica, Corriere della sera.
Ha pubblicato circa 40 libri, tra romanzi e racconti (da Le piccole vacanze del suo esordio nel 1957, fino ai più recenti Super-Eliogabalo, La bella di Lodi, Specchio delle mie brame), saggi di critica letteraria e sociopolitica (fra gli altri: Parigi o cara, Fratelli d'ItaliaSessanta posizioni), cronache di viaggi (Trans-pacific express, Mekong, Passeggiando tra i draghi addormentati).

Arbasino si è cimentato anche con la regia, realizzando con Missiroli il film La bella di Lodi, che poi diverrà uno dei suoi romanzi, e sempre con Missiroli il musical Amate sponde.Sempre come regista realizza la Traviata, nel 1965 al Cairo, e Carmen, al teatro comunale di Bologna nel 1967.

Ovunque in Europa ci fossero mostre, concerti, prime di teatro, convegni letterari Arbasino era presente,  pronto a registrarne non solo gli aspetti culturali, ma anche i tic, le cadute di gusto, le false partenze, gli intrallazzi, le chiacchiere da foyer. Sempre con lo stesso stile leggero, ma elegante e ricercato, sia che si trattasse di romanzi,  saggi, critiche teatrali o reportage. Sempre curioso  e coltissimo, mantenedosi sulla nobile scia della tradizione lombarda da Manzoni a Dossi fino all'amato Gadda, cui dedicherà uno delle sue ultime raccolte L'ingegnere in blu.

Arbasino fu  uno dei principali protagonisti del Gruppo 63. Nel 2005 gli fu assegnato il Premio Chiara alla carriera. I suoi materiali originali, manoscritti, bozze di stampa, libri postillati, etc, sono custoditi presso il Centro per gli studi sulla tradizione manoscritta di autori moderni e contemporanei dell'Università di Pavia.

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