I libri di Boris Mikhailov
"The rich and the homeless—the new classes of a new society—this was, as we had been taught, one of the features of capitalism."
(Boris Mikhailov)
Artista e fotografo, protagonista della prima stagione delle neoavanguardie sovietiche negli anni Sessanta e Settanta, Boris Mikhailov è nato in Ucraina nel 1938, trapiantato a Berlino dopo la caduta del Muro.
La produzione dell'artista è intrecciata con le vicende politiche e civili del suo paese d'origine. Attraverso di essa Mikhailov riesce a costruire un geniale discorso di svuotamento della retorica del regime e degli umori e delle conseguenze generate dal crollo dell'Unione Sovietica.
Il grottesco e l'ironia nel suo sguardo ci portano a vedere cose e persone che mai vorremmo vedere: il sesso di un clochard, le piaghe sul corpo, l'indigenza e la sporcizia di spazi refrattari alla vita. Questa posizione di scomodità in cui Mikhailov mette l'osservatore è allegerita dall'assenza radicale di pietismo nei confronti dei soggetti fotografati. Ognuno di loro infatti sembra assumere il ruolo di "attivista" contro le storture e le ingiustizie del mondo. Non vittime, ma scintille di resistenza umana.
Dal nostro catalogo una selezione di libri di Boris Mikhailov (cliccando sui titoli si accede alla scheda di ogni volume):
-Case History
-Boris Mikhailov. The Hasselblad Award 2000
-Look at Me, I Look at Water or Perversion of Repose
-Yesterday's Sandwich
-Suzi et cetera
-The Wedding
-I am not I
"In general, it is hard to speak about morality, when one is wearing long fur coats, while the others don't change their sawn and mended shoes for months, while a creditor is more often killed than he is returned money to."
(da Case History di Boris Mikhailov)
"One of the most haunting documents of post-Soviet urban conditions, Mikhailov's pictures capture this new reality with poetry, clarity and grit"
(a proposito di "Case History", dal sito del Museum of Modern Art di New York)