Sergej Vutuc. In attrito col mondo
Scoprire il lavoro di Sergej Vutuc è folgorante.
L'artista, di origini slave, utilizza fotografia, sperimentazioni sulle tecniche di stampa e di riproduzione, ricerca sulla musica (e sul rumore) per realizzare immagini, libri d'artista e performance.
Il suo lavoro, costruito grazie all'osservazione, ma soprattutto ad una messa in critica profonda e radicale dei sistemi di rappresentanza e delle istituzioni, indaga i temi della iper urbanizzazione, di come il cemento invada gli spazi della vita umana e di come le culture urbane agiscano su questo paesaggio reso infertile, creando nuovi significati e restituendo una dinamica vitale a ciò che altrimenti sarebbe inerte. Le culture urbane alternative, dalla cultura dello skate al punk, spingono verso un intervento artistico radicale.
Lo spazio umano viene scandagliato e graffiato, così come le pellicole e i suoni, qualcosa viene illuminato a tratti come da un lampo, per poi tornare nel buio, negli angoli di città che la luce non raggiunge.
Resta qualcosa fatto di segni e tracce. Siamo davanti al solco della ruota di uno skate su una superficie di mattoni? Al graffio fatto con una chiave sul fianco di una macchina? Ad un graffito abbozzato e non finito?
Siamo davanti al fantasma di quell'attrito, di quel conflitto urbano e suburbano?
L'idea pubblica di decoro è ridicolizzata e messa in discussione, ossia l'idea secondo cui la superficie delle cose sia intoccabile e inviolabile.
I materiali sono quindi portati a estreme conseguenze di manipolazione e compromissione, agendo l'artista direttammente sulla pellicola (graffiandola), sulla carta (strappandola), sul suono (sporcandolo).
Gli strumenti musicali e di stampa vengono utilizzati in modi non canonici e arbitrari.
Vutuc abbandona i manuali, scrive nuove regole per costruire forme inedite e scavare nella percezione di chi guarda e ascolta.
Dalla voce dell'Artista:
"Quando parliamo dell'uomo che sta dietro alle immagini e alla macchina fotografica, sono io, Sergej Vutuc, nato nel 1979 a Doboj in Bosnia-Erzegovina e vissuto per 10 anni a Zagabria, in Croazia. Attualmente vivo a Heilbronn, in Germania. Sono attivo nella scena hc/punk dalla metà degli anni '90 (fondatore della Get off records/distribution, chitarrista dei Five minutes to Steve). Nel XXI secolo ho scambiato la chitarra con una macchina fotografica e ho iniziato a fare teatro e arte concettuale. Da allora presento le mie opere sui muri delle gallerie e nelle strade di tutta Europa e America. I miei lavori sono stati pubblicati in diverse riviste internazionali di skateboard, riviste d'arte e fanzine. Ho pubblicato il libro oggetto "No skateboarding permitted" (storia fotografica fissata su tavole spezzate) e fanzine, attualmente una parte importante della mia espressione. Ho assaggiato il palcoscenico come uno dei registi e degli attori di uno spettacolo teatrale sullo skateboard intitolato "Skateboard series 1-3", rappresentato a Heilbronn."
I libri d'artista dell'autore disponibili sul nostro sito:
TRANSMETTRE PUTOVANJE, PROLAZITI, SLIKE (2023)
Something left there by sun to shine words somewhere (2022)
UZAJAMNI PRELOM, APPEARS LUMINOUSLY TRACES (2022)
SCRATCHING ON SURFACE OF BLURRY ECHOING, THE GRAIN (2022)
FEEDING BACK THE PRINT. Edition Zoom (Bordeaux 2022)
FEEDING BACK THE PRINT. Edition a la maison (Paris 2021)