Rif: 109404
FILE MAGAZINE (AA. Bronson, Felix Partz, Jorge Zontal),File Magazine Volume 5 Number 2, Fall 1981
Toronto, Art Official Inc. 1981
Contents: Architecture: Success Room, by Ken dollar; Art: Filippo de Sambuy, Robert Fones, Matt Mullican, Luciano Bartolini (Les doubles jardins d'A.); History: Monument, by Susan Hiller; Lifestyle: Crazies, wino, flasher - Free cab ride, street gang, police escort, by Shirley Wiitasalo; Travel: Carnivore, by John Scott. Edirorial (The Re-materialization of the Art Object, with Ken Dollar, Filippo de Sambuy, Susan Hiller, Robert Fones, Matt Mullican). Illustrations and photos in black and white 4to, pp. 56 Legatura con punto metallico (stapled binding) Molto buono (Very Good)
Tra le riviste e i periodici d'artista, ''Megazine FILE'' occupa una posizione molto particolare: tra il 1972 e il 1989, gli artisti canadesi del collettivo General Idea (attivo dal 1969 al 1994) pubblicarono 26 numeri di questa sofisticata rivista completamente auto-prodotta, la cui fama e diffusione si estesero ben oltre le sue origini legate al mondo underground di Toronto. Il suo nome e logo furono adattati dalla ben più famosa rivista ''LIFE'', dimostrando una strategia già molto Pop di appropriazione culturale. Come dichiarato a posteriori da AA Bronson, uno dei membri del collettivo, lo scopo della rivista era la ricerca di una ''alternativa alla stampa alternativa'', il tentativo di una infiltrazione sovversiva all'interno dei media e della cultura mainstream. General Idea utilizzò i numeri di FILE per esporre progetti e discutere questioni culturali del momento (come nei celebri numeri ''Glamour'' e ''Punk''), senza mai perdere di vista le pratiche emergenti della scena artistica e puntando sempre su layouts sperimentali ed innovativi.
Tra le riviste e i periodici d'artista, ''Megazine FILE'' occupa una posizione molto particolare: tra il 1972 e il 1989, gli artisti canadesi del collettivo General Idea (attivo dal 1969 al 1994) pubblicarono 26 numeri di questa sofisticata rivista completamente auto-prodotta, la cui fama e diffusione si estesero ben oltre le sue origini legate al mondo underground di Toronto. Il suo nome e logo furono adattati dalla ben più famosa rivista ''LIFE'', dimostrando una strategia già molto Pop di appropriazione culturale. Come dichiarato a posteriori da AA Bronson, uno dei membri del collettivo, lo scopo della rivista era la ricerca di una ''alternativa alla stampa alternativa'', il tentativo di una infiltrazione sovversiva all'interno dei media e della cultura mainstream. General Idea utilizzò i numeri di FILE per esporre progetti e discutere questioni culturali del momento (come nei celebri numeri ''Glamour'' e ''Punk''), senza mai perdere di vista le pratiche emergenti della scena artistica e puntando sempre su layouts sperimentali ed innovativi.
€150