Dietro l'Angolo
NOTA di Luciano D'Alessandro
Se guardo ai tempi passati — ma raramente accade — vedo la mia vita e i suoi eventi tutti ben sistemati come in un museo nel quale via via ho inconsapevolmente messo ordine.
Ma il mio museo, che come quello di chiunque altro è pieno delle cose fatte, immaginate e desiderate assieme ai sogni e alle speranze, è fermo e immutabile nel tempo. Che insopportabile noia.
Ma quando un museo si anima prendendo forme e colori diversi che cambiano di continuo come guardando in un caleidoscopio? Quando arrivano da ogni dove gli occhi di visitatori che con la curiosità , l'interesse, l'amore, l'allegria, la malinconia ne cambiano di continuo l'atmosfera, il senso.
Caro Alain, in questi giorni mi è molto piaciuto aiutarti a cercare sogni, speranze e polvere di stelle negli scaffali del museo che ti appartiene: ora tu ne fai un libro e sarà bello perché sarà come se vedessi per la prima volta le cose che hai fatto e, nudo, avrai ali di farfalla.
Per questo ti auguro tutti i visitatori del mondo. (Napoli, settembre 1995)
[Presentazione del libro di Alain Volut Dietro l'angolo. Electa, Napoli, 1995]